Abbiamo scovato un’intervista di qualche tempo fa al nostro Mauro Andrioletti per la RSI – Radiotelevisione Svizzera:

“Sono 650 i saloni di parrucchieri in Ticino; un numero elevato, forse troppo alto in rapporto alla popolazione. Soltanto 170 sono però affiliati a Coiffeur Suisse; gli altri, la stragrande maggioranza, sfugge a regole, controlli e aggiornamenti previsti per i soci della specifica categoria. In pratica, ognuno può muoversi in piena autonomia e totale indipendenza e così si deve confidare nel senso di responsabilità, nell’etica e nelle qualità e capacità di ogni singolo attore. Nel gran mondo dei parrucchieri vi sono quindi molti “fai da te” e alcuni punti oscuri e discutibili con i quali i consumatori devono inevitabilmente confrontarsi, tra cui anche le norme igieniche applicate. Insomma, non tutto è chiaro e trasparente ma del resto le poche norme in vigore lasciano ampia libertà di movimento a tutti i parrucchieri, diplomati e non diplomati. A ben guardare, però, se il contesto pullula di arrangiatori di teste, è perché è cambiato il nostro modo di guardarci; oggi siamo più esigenti e critici sul nostro lato estetico tanto che i capelli sono considerati l’abito del viso. Ci fa conoscere meglio questa variegata realtà, soffermandosi in particolare sia sui criteri della politica tariffaria e dei prezzi dei saloni sia sulla tecnica dei look e dei tagli moderni e classici (colorazioni comprese), il presidente di Coiffeur Suisse”.